L'attività fisica in dialisi peritoneale: le opinioni dei nefrologi

Autori

  • Claudia Del Corso U.O. Nefrologia e Dialisi, Ospedale Pescia, Pistoia
  • Alessandro Capitanini U.O. Nefrologia e Dialisi, Ospedale Pescia, Pistoia
  • Adamasco Cupisti Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Pisa, Pisa
  • Enrico Fiaccadori Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Parma, Parma
  • Domenico Giannese Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Pisa, Pisa
  • Caterina Cianchi Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Pisa, Pisa
  • Roberto Corciulo Dipartimento Emergenza e Trapianto d'Organo, Università di Bari, Bari

DOI:

https://doi.org/10.33393/gcnd.2014.935

Parole chiave:

Attività fisica, Esercizio, Dialisi peritoneale, Qualità di vita

Abstract

In occasione del XVII convegno nazionale del Gruppo di Studio SIN “Dialisi Peritoneale”, svoltosi a Montecatini Terme (20–22 Marzo 2014), è stato distribuito un questionario a 141 medici con l'intento di rilevare le opinioni dei nefrologi italiani sulla problematica dell'attività fisica nei pazienti in dialisi peritoneale, e sulle “barriere” che ne impediscono lo sviluppo. La totalità del campione intervistato concorda sull'utilità dell'esercizio fisico e sulla necessità di incrementarlo nella popolazione dialitica. Il 90% degli intervistati reputa che l'attività fisica sia un'importante problematica clinica, e il 78% riesce a trovare il tempo per informarsi riguardo le abitudini del paziente in merito all'esercizio. La maggioranza degli intervistati (61%) ritiene il paziente interessato e, se opportunamente stimolato, disposto ad incrementare l'esercizio fisico (64%). Tuttavia, nonostante le preoccupazioni in merito alla sicurezza dell'attività fisica in dialisi (85%), non tutti si considerano capaci di effettuare una prescrizione in merito (78%). L'86% degli intervistati riferisce di fornire consigli in merito all'attività fisica ma di fornire solo raramente materiale informativo scritto (7%), consigliare al paziente specialisti del settore, e quasi mai di consegnare attrezzature atte a svolgere l'attività fisica indicata (3%). In conclusione, mentre traspare l'interesse a contrastare la sedentarietà e favorire l'attività fisica nei pazienti in dialisi peritoneale, la reale implementazione appare difficile e problematica. È quindi auspicabile una collaborazione scientifica e applicativa che coinvolga più gruppi di studio e più figure professionali dedicate allo sviluppo dell'attività ed esercizio fisico in dialisi peritoneale.

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Pubblicato

2014-12-09

Come citare

1.
Del Corso C, Capitanini A, Cupisti A, Fiaccadori E, Giannese D, Cianchi C, Corciulo R. L’attività fisica in dialisi peritoneale: le opinioni dei nefrologi. G Clin Nefrol Dial [Internet]. 9 dicembre 2014 [citato 8 giugno 2023];26(4):343-6. Available at: https://journals.aboutscience.eu/index.php/gcnd/article/view/935

Fascicolo

Sezione

Articoli originali