Buttonhole sì O No? Forse, Con Cautela…

Autori

  • Decenzio Bonucchi Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale (Dir. Prof. G. Cappelli), Azienda O.U. Policlinico di Modena, Modena
  • Francesca Damiano Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale (Dir. Prof. G. Cappelli), Azienda O.U. Policlinico di Modena, Modena
  • Claudia Pivetti Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale (Dir. Prof. G. Cappelli), Azienda O.U. Policlinico di Modena, Modena

DOI:

https://doi.org/10.33393/gcnd.2014.849

Parole chiave:

Puntura, Fistola arterovenosa, Occhiello, Imbuto, Infermiere, Manager

Abstract

La puntura della fistola arterovenosa (FAV) riveste un notevole valore clinico e simbolico nell’alleanza terapeutica fra paziente e personale di dialisi. In tal senso, la puntura buttonhole (BH) dovrebbe essere vista come un elemento addizionale del ben più complesso sistema di gestione dell’accesso vascolare, insieme alla puntura a scalare, che rimane lo standard di incannulamento della FAV. La BH offre vantaggi estetici e di comfort, oltre a rafforzare l’autonomia del paziente, ma comporta un aumentato rischio infettivo anche grave. Come scrive Napoli, la BH assomiglia pericolosamente, con la sua forma a imbuto, a un piccolo catetere. Ci sembra, quindi, opportuno riservare la BH a pazienti selezionati. L’infermiere di dialisi, manager del sistema di utilizzo degli accessi vascolari (AV), dovrebbe recuperare le competenze sulla puntura delle protesi vascolari e presidiare per intero il percorso degli AV, dalla confezione al monitoraggio e alla manutenzione.

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Pubblicato

2014-02-26

Come citare

1.
Bonucchi D, Damiano F, Pivetti C. Buttonhole sì O No? Forse, Con Cautela…. G Clin Nefrol Dial [Internet]. 26 febbraio 2014 [citato 8 giugno 2023];26(1):4-5. Available at: https://journals.aboutscience.eu/index.php/gcnd/article/view/849

Fascicolo

Sezione

Short Communications