Una colpevole indifferenza
Covid, salute e cambiamento climatico sono una sola battaglia
Come è possibile che la classe medica non veda e non capisca che ha eccome a che fare con questa pandemia, ma soprattutto non capisca che può e deve fare tanto per indirizzare i decisori politici a fare le scelte giuste. I medici devono sedere ai tavoli politici dove si prenderanno le scelte che condizioneranno nel bene e nel male gli anni a venire. Come fare perché questo si realizzi? Nostro compito è quello di dare una risposta a questa domanda.
Certo i medici rappresentano una classe sociale importante e fondamentale per chiedere di avere un posto al tavolo delle decisioni, ovviamente assieme ad altre componenti della società civile. E ci devono essere non solo e non tanto perché ci troviamo a vivere un momento storico particolare e unico nella storia dell'umanità (un "epoca di cambiamento" appunto come dice Francesco), ma per il loro ruolo "unico" di ponti "autorevoli e "carismatici" tra la popolazione di cui sono chiamati a prendersi cura (i pazienti) e le istituzioni.
Smettiamola di dare la colpa al 2020. Questo anno è stato sì tragico ma il prezzo che abbiamo pagato deve essere un campanello d’allarme prezioso per decidere di cambiare strada se vogliamo evitare altri, e forse peggioi, e disastri nel prossimo futuro
Forse non abbiamo molta responsabilità sulle cause del disastro ambientale che ci circonda ma senz’altro i medici devono assumersi la responsabilità di contribuire a dare una risposta e a indirizzarla nella direzione giusta, quella di prevenire nei prossimi anni tutte le possibili patologie derivanti dal cambiamento climatico e dall’inquinamento dell’aria, dell’acqua e delle fonti alimentari. Visto che a tutti preme la salute, e i medici sono in prima linea impegnati a tutelarla e proteggerla, forse è l’ora che dicano la loro non solo sulle terapie delle malattie ma anche e soprattutto sulle cause che le determinano e dunque sulle iniziative da intraprendere per prevenirle. Bisogna capire che battaglia sanitaria e sfida climatica sono due facce della stessa medaglia e soprattutto noi medici (ma tutto il comparto sanitario inclusi i pazienti) non possiamo più ignorarlo. Le risposte a questa complessa e drammatica sfida ambientale la devono dare i politici e i tecnici ma a noi e a tutti i cittadini spetta il dovere di fargliele dare e fargliele dare presto!