GUIDA DEL DONATORE

Con questa pubblicazione, Guya Mina, con la collaborazione di Aned, ha voluto fornire informazioni pratiche a coloro che stanno prendendo in considerazione la donazione da vivente di un rene. Guya Mina, giornalista, autrice della guida e lei stessa donatrice, racconta di come l’idea per questo volume nacque in Inghilterra, dove lei stessa ha donato quattro anni fa un proprio rene a suo marito. “Già da subito mi hanno messo in mano materiale informativo e una piccola guida con le risposte alle principali domande che mi sorgevano”, ha raccontato Guya Mina.

La guida - che ha come sottotitolo Saperne di più su come donare un rene da vivi - si propone appunto di aiutare chi sta pensando di donare un rene a un proprio caro, e anche chi ha già deciso di farlo, fornendo informazioni pratiche e al contempo scientifiche su benefici, rischi, analisi necessarie, l’intervento e il dopo intervento, colmando un vuoto informativo sul tema. A presentare questo volume all’interno del 64esimo Congresso della Società italiana di Nefrologia lo scorso 6 ottobre, e a commentarne l’utilità, c’erano Piergiorgio Messa, Past President della Sin, Pamela Fiaschetti, dell’area medica del Centro Nazionale Trapianti e Giuseppe Vanacore, Presidente di Aned, Associazione Nazionale Emodializzati e Trapiantati. “ll trapianto da vivente”, ha affermato il professor Messa, “è sicuramente l’opzione terapeutica migliore per il paziente nefropatico grave, e ancor di più se preventivo, cioè prima del ricorso alla dialisi.”

Chi può donare un rene, ma per prima cosa, perché donare un proprio rene? Queste sono le domande da cui è partita l’autrice. La guida è impostata in modo da rispondere alle domande e ai dubbi più comuni su cosa deve prendere in considerazione un potenziale donatore: quali sono i requisiti per poter fare donazione? Quali sono i diversi tipi di donazione possibili? Quali i benefici e quali i rischi, sia per donatore che per il ricevente? Il volume illustra inoltre le indagini necessarie, l’intervento, e il successivo periodo di convalescenza. E infine, ma non in ultimo, quali le emozioni e gli aspetti psicologici che si possono presentare?

I dati riportati nel libretto evidenziano come, nonostante l’attività di trapianto non si sia fermata durante la pandemia, il numero di donazioni da vivente in Italia è ancora insufficiente, come confermato dalla dottoressa Fiaschetti. “Spero davvero che questo mio libretto”, ha aggiunto Guya Mina, “possa essere uno strumento per fare informazione e formazione, non solo a potenziali donatori ma per tutto il mondo della sanità, da cui dipende questo intervento meraviglioso.”

Questa guida, scritta in modo semplice ma con rigore scientifico, è distribuita gratuitamente da Aned Onlus (www.aned-onlus.it)

Marco Lombardi

Nefrologia e Dialisi, Ospedale del Mugello e S.M. Annunziata,

ASL Toscana Centro, Firenze