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G Clin Nefrol Dial 2021; 33: 146 ISSN 2705-0076 | DOI: 10.33393/gcnd.2021.2353 EDITORIALE |
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Terza Edizione del Concorso Quirino Maggiore Firenze, 17 ottobre 2021
Received: November 2, 2021
Accepted: November 2, 2021
Published online: November 18, 2021
Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi - ISSN 2705-0076 - www.aboutscience.eu/gcnd
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Come ormai consuetudine, nella spettacolare Sala D’Arme di Palazzo Vecchio, si è svolta la premiazione della 3a Edizione del Concorso di Narrativa, Poesia e Fotografia in nefrologia, dialisi e trapianto, per persone in cura, famigliari e caregiver e per i professionisti della salute.
Il Covid ci ha obbligato a un’Edizione con presenza ridotta con solo la metà dei posti della Sala occupabile. Per questo motivo, abbiamo rapidamente organizzato la ripresa diretta in rete su YouTube, Facebook e Zoom.
Purtroppo, molti interessati e affezionati parenti e amici dei premiati non hanno potuto presenziare a questa manifestazione emozionante.
La segreteria del concorso, tenuta come sempre in modo ineccepibile ed efficientissimo dalla Sig.ra Francesca Monzecchi, ha super-lavorato per le difficoltà accessorie dovute all’epoca Covid.
Garantite le emozioni per tutti; bravissimi come sempre gli attori nel leggere le poesie, un sunto dei racconti di narrativa e i pensieri espressi dai fotografi sulle loro fotografie.
Veramente interessanti i contributi ricevuti, toccanti, per l’abilità di scrivere e per le loro argomentazioni.
Toccante il filmato-testimonianza di un grande paziente, Ivo Feletig, il cui figlio ha ritirato il premio speciale dedicato all’insegnamento che ha dato a tutti i suoi curanti.
Ma inutile, per me, povero ipoalfabetizzato, cercare di esprimere sentimenti che ho provato ma che non riesco a esplicitare.
Lascio farlo a uno che sa tenere la penna in mano con un suo gioiello, che, appunto, parla di Gioielli.
Gioielli
Luccicanti pietre sgorgano
dalla fonte d’eterno dolore.
Perle, graffio d’un granello
che incista l’anima
son la meraviglia del mondo
agli occhi dell’uomo.
Nient’altro che arte
il dolore ammirato,
bellissimo grido infinito
che separa da Dio.
Leonardo Mari