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G Clin Nefrol Dial 2020; 32: 171-178

DOI: 10.33393/gcnd.2020.2211

REVIEW

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L’eredità di Florence Nightingale nel 2020, Anno Internazionale dell’Infermiere: una revisione narrativa

1AORN Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, Cardiologia d’emergenza con UTIC, Caserta - Italia

2ASL ROMA4, Ospedale San Paolo, UOC Ostetricia e Ginecologia, Civitavecchia, Roma - Italia

3Research Nurse, Ospedale San Raffaele, Genomics of renal diseases and hypertension Unit, Milano - Italia

4Research Nurse, Ospedale San Raffaele, Divisione di Ricerca di Immunologia, Trapianti e Malattie Infettive, Milano - Italia 

5Executive Director, European Specialist Nurses Organization (ESNO), Brussels - Belgio

6SC Formazione, Ricerca e Cambiamento Organizzativo, ATS Sardegna, Sassari - Italia

Florence Nightingale’s legacy in 2020, International Nurses Year: a narrative review

Background: Nurses guarantee assistance using different nursing theories, which present different conceptual frameworks, but which have a common vision in the whole of the human being, his holistic needs and the connection with the environment. Florence Nightingale was the first to introduce aspects of the scientific method, structuring a theory focused on the connection between the management of the physical environment and the actions of nurses.

Methods: The aim is the evaluation of Nightingale’s theory in reference to its contemporary integration, through a narrative review of the literature.

Results: The action of nurses on the environment according to Nightingale’s theory in care settings and hand hygiene is identified as fundamental in the fight against the spread of infections and in the implementation of the holistic vision.

Discussion: Nightingale’s theory shows elements of applicability and modernity, such as the acquisition of a greater awareness of healthcare professionals in relation to the care of environments and hand hygiene.

Conclusions: Florence Nightingale’s theory presents aspects of validity, but further studies are needed to contribute to the evolution of her model, especially in its contemporary contextualization.

Indirizzo per la corrispondenza:
Luigi Apuzzo
Cardiologia d’Emergenza con UTIC
AORN Sant’Anna e San Sebastiano
Via Ferdinando Palasciano
81100 Caserta - Italia
luigiapuzzo@hotmail.it

© 2020 The Authors. This article is published by AboutScience and licensed under Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International (CC BY-NC 4.0). Any commercial use is not permitted and is subject to Publisher’s permissions. Full information is available at www.aboutscience.eu

Introduzione

Florence Nightingale, fondatrice dei moderni modelli infermieristici, già duecento anni fa ha dimostrato che gli outcome dei servizi sanitari risultano migliorati laddove la leadership ospedaliera è divisa equamente tra medicina, assistenza infermieristica e gestione dei laici. In tal senso, ha altresì contribuito al miglioramento della salute e al suo sviluppo, divenendo fonte di ispirazione e di studio in tutto il mondo(1).

Alla luce di ciò si stanno riscoprendo alcune delle sue pratiche di osservazione, esperienza, arte e ricerca, inclusa l’attenzione alla persona, al fine di introdurle nell’assistenza infermieristica odierna. Infatti, la sola attività pratica infermieristica senza integrazione della teoria risulta incompleta(2).

Nightingale è stata la prima scrittrice, filosofa, teorica, scienziata infermiera che ha basato la disciplina infermieristica sul prendersi cura della persona attraverso spiritualità e integrità, apportando un approccio olistico dove gli infermieri sono vettore curativo e facilitatore della guarigione, con rispetto dell’uomo e dei suoi sentimenti(3). Nightingale considera con visione globale la sofferenza inevitabile della persona assistita, preoccupandosi anche della mancanza di aria pulita e fresca, di luce naturale, di serenità, di calore o di puntualità nella somministrazione dei pasti(4).

Nella teoria proposta da Nightingale, le leggi naturali regolano il continuum salute-malattia(5). L’assistenza infermieristica è sia una scienza sia un’arte, con un proprio campo d’azione complementare e diverso da quello medico. Le attenzioni degli infermieri vertono sull’individuo, il quale è inserito in un ambiente che agisce sulla salute. A loro volta, gli infermieri agiscono sull’ambiente per promuovere il recupero della salute e la loro pratica è basata su evidenze, abilità e affidabilità. I pazienti necessitano di avere luce, assenza di rumore, acqua potabile, alimentazione corretta, pulizia personale e della biancheria da letto, un letto comodo e aria pura.

Nightingale ha raccolto dati, attraverso cui ha messo in correlazione molti decessi con condizioni antigieniche, calcolando i tassi di mortalità ospedaliera e dimostrando che il miglioramento dei servizi sanitari e igienici riduce morte e complicanze. Di conseguenza, con la sua riforma sanitaria, il tasso di mortalità è calato. Essa, grazie alle sue capacità analitiche, ha dimostrato che i fenomeni sociali potevano essere misurati oggettivamente e sottoposti ad analisi matematica(6).

Scopo della review

Scopo di questa revisione narrativa della letteratura è analizzare e vagliare i contributi teorici lasciati da Nightingale in eredità agli infermieri e ai sistemi sanitari di cura.

Metodi

È stata condotta una ricerca della letteratura attraverso la consultazione dei seguenti database: Cinahl, Pubmed, Cochrane, Google Scholar, Index of thesis. Sono stati inclusi nello studio articoli pubblicati in lingua inglese, negli ultimi dieci anni, con disponibilità di full-text online, contenenti nei loro titoli o abstract le parole: Florence, Nightingale.

Risultati

Le strategie di ricerca adottate hanno portato al reperimento di 418 pubblicazioni, 178 delle quali erano completamente disponibili. Dopo aver escluso i duplicati e gli articoli che non presentavano aderenza o pertinenza all’oggetto di studio, abbiamo ottenuto un campione finale di 10 articoli: 2 survey, 3 revisioni della letteratura, 2 case study, 1 studio qualitativo e 2 descrittivi/narrativi. La metodologia della ricerca è apprezzabile nella Figura 1.

I risultati per gli articoli consultati possono essere consultati nella Tabella I.

Limiti della revisione

I limiti della revisione sono legati al tipo di studi analizzati, rappresentati da revisioni critiche e narrative degli scritti di Nightingale, casi clinici o sondaggi. Studi che non hanno la stessa forza di pubblicazioni, come revisioni sistematiche della letteratura con meta-analisi o studi randomizzati controllati.

Inoltre, in questa recensione, sono stati inclusi studi da tutto il mondo, rendendo difficile un confronto diretto fra gli stessi.

Discussione

Questa revisione ha esplorato i modelli e le tendenze dell’assistenza infermieristica sulla gestione ambientale, secondo la teoria di Florence Nightingale.

È emerso che la teoria di Florence Nightingale influisce sulla riflessione delle scienze infermieristiche in tutto il mondo perché l’analisi della teoria di Nightingale viene giudicata sulla base di criteri stabiliti, tra cui significanza, coerenza interna, parsimonia, testabilità, adeguatezza empirica e adeguatezza pragmatica. Nightingale descrive in modo molto semplice e chiaro il concetto di ambiente e il suo ruolo nel continuum salute-malattia. Descrive chiaramente l’ambiente e i suoi elementi essenziali, che sono aria fresca, acqua pulita, servizi igienici adeguati, pulizia e luce naturale, e considera la malattia come uno squilibrio in questi elementi essenziali e crede che la manipolazione dell’ambiente renda il paziente incline all’azione della natura. Nightingale era già a conoscenza del ruolo dell’igiene nel controllo delle infezioni(13).

Viene considerata come una innovatrice nell’utilizzo della statistica descrittiva, mediante utilizzo della raccolta e della tabulazione e interpretazione dei dati(15). Nightingale ha contribuito a sviluppare un modello statistico per consentire agli ospedali di raccogliere sistematicamente dati, incidendo sulla gestione della qualità nei setting di cura, dimostrando che le statistiche forniscono un modo organizzato di apprendimento e hanno il potenziale per portare miglioramenti nelle pratiche sanitarie chirurgiche e mediche (3,8). Florence Nightingale ha facilitato il cambiamento delle pratiche assistenziali attraverso la presentazione dei dati organizzati(6).

L’applicazione pratica della teoria analizzata ha bisogno di conoscenze e abilità pratiche. La filosofia di Nightingale è ancora rappresentata nell’essenza dell’assistenza infermieristica e costituisce la base dell’educazione dell’infermieristica. La teoria è stata utilizzata nell’educazione infermieristica e nella cura del paziente in diversi contesti clinici da infermieri di tutto il mondo(3).

Alcuni autori hanno riportato i canoni della teoria riprogrammandoli al mondo odierno(22) e vengono riportati, tradotti dagli autori, nella Tabella II.

La teoria è stata applicata in ambito sia medico che chirurgico, in contesti di assistenza multiculturale e in mancanza di risorse, con l’impegno alla creazione di un infermiere di collegamento per un supporto e un empowerment di pazienti e caregiver(16). La teoria è stata applicata anche per il miglioramento della consapevolezza dell’igiene delle mani e il conseguente controllo delle infezioni, mediante interventi di formazione e di controllo con survey (9,11), nel miglioramento del controllo della diffusione delle malattie infettive come la TBC(8) e nella gestione delle malattie mediche e chirurgiche come la gestione del paziente portatore di colostomia(3).

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Fig. 1 - Prisma flow chart della ricerca.

La visione olistica dell’assistenza infermieristica di Nightingale è stata utilizzata per migliorare gli outcome delle persone assistite(17). La teoria è studiata sia in ambito ospedaliero sia in ambito domiciliare, per aiutare i pazienti e i loro caregiver, come riportato da alcuni autori che hanno analizzato il pensiero di Florence Nightingale(13).

Le variabili studiate sulla base della teoria ambientale di Nightingale mirano a esplorare ciò che influenza la qualità della cura del paziente e la sua sicurezza. Gli infermieri sono consapevoli del ruolo che l’ambiente ben gestito gioca negli outcome dei pazienti(10), sebbene non si possano governare tutti gli aspetti dell’ambiente. Il rumore è stato classificato tra le variabili indipendenti più studiate, come il sonno è la più studiata tra le variabili dipendenti. È consigliabile l’uso di metodi misti, qualitativi/quantitativi, per definire meglio anche le sensazioni del personale e degli assistiti in merito allo studio delle ipotesi di ricerca sulla gestione e sulla salute ambientale(10). Gli studi infermieristici sulla gestione dell’ambiente vanno supportati e incrementati, ponendo proprio gli infermieri, come ricercatori primari che sono in diretto contatto con i pazienti, nella posizione migliore per porre osservazione e ricerca, per comprendere meglio come l’ambiente influenzi i loro pazienti durante l’intero e complesso processo di nursing(10).

Dall’analisi della letteratura si evince l’esistenza di una diversa percezione della teoria ambientale di Nightingale, intesa come la valutazione della salubrità ambientale, dell’educazione alla salute ambientale e delle esposizioni ambientali(14). I professionisti infermieri clinici e ricercatori hanno ricevuto dalla teoria di Nightingale gli strumenti per esplorare l’impatto della cura dell’ambiente e delle sue modifiche sugli outcome di salute e pubblicarne i risultati in riviste infermieristiche per condividerne e aumentarne la consapevolezza. Gli infermieri di tutto il mondo devono essere incoraggiati e supportati nell’affrontare empiricamente la teoria dell’ambiente e nel promuovere ambienti sani e sicuri. Sono indubbiamente necessari ulteriori studi, soprattutto di intervento, per migliorare le percezioni e le conoscenze sull’impatto dell’ambiente sulla salute, per la promozione della salute e per la prevenzione delle malattie(2).

Tabella I - Risultati della ricerca
Articolo Maggiori risultati
Frello AT, Carraro TE (2013). Florence Nightingale’s contributions: an integrative review of the literature. Esc Anna Nery Rev Enferm. 17(3): 573-579 (2).

Revisione della letteratura, analizzati 33 articoli pubblicati negli anni 2004-2011. Emerge la versatilità delle idee di Nightingale e gli autori evidenziano come i suoi scritti influenzino diverse discipline, oltre l’infermieristica, come la statistica, l’amministrazione delle politiche sanitarie, la sanità pubblica, la spiritualità e la fisioterapia. Con le sue competenze analitiche ha intrapreso un progetto di miglioramento della qualità dell’assistenza ospedaliera, dimostrato dalla sua documentazione quantitativa e dagli outcome assistenziali, introducendo una visione della pratica infermieristica in relazione diretta con i pazienti, dell’ambiente e dell’organizzazione, riuscendo a completare la riforma ospedaliera e cambiando la realtà negli ospedali. Prima dei suoi interventi, insetti e roditori condividevano il cibo con i pazienti e i morti e i sopravvissuti rimanevano nello stesso letto. Dopo Florence, gli ospedali hanno iniziato a considerare la salute come risorsa principale e il miglioramento della qualità di vita come obiettivo da perseguire. Emerge un approccio olistico adottato dalla teorica nella cura della persona e l’importanza della leadership infermieristica nell’adottare modelli di gestione positivi, attraverso conoscenze e competenze cliniche congiunte a decisioni avallate da evidenze. La revisione mostra tra i risultati che Nightingale, con il suo lavoro amministrativo, ha sottolineato il rapporto tra pulizia dei setting assistenziali e organizzazione del reparto per ottenere migliori risultati assistenziali, e la teorica è stata precursore delle prospettive transdisciplinari, olistiche, empatiche e interdisciplinari.

Si confrontano i 13 canoni della teoria di Nightingale rapportandoli al concetto di assistenza odierno. Tra i canoni ritroviamo la ventilazione, il riscaldamento, la luce, la pulizia delle stanze e dei muri, il rumore, la pulizia del letto e della biancheria e l’igiene personale, che, oggi, vengono interpretati con il concetto di ambiente fisico, mentre le speranze e i consigli in materia sanitaria divengono, ora, l’ambiente psicologico; il controllo di assunzione del cibo oggi trova riscontro nello stato nutrizionale e l’osservazione dei malati si evolve nel concetto odierno di pianificazione e gestione delle cure infermieristiche. Il modello di assistenza infermieristica della teoria è pianificato e sistematico ed è precursore di quello che oggi definiamo “processo di nursing” e prevede una sequenza di quattro fasi: osservazione, identificazione degli interventi ambientali necessari, la loro implementazione e l’accertamento dello stato di salute. Alcuni studi nella revisione sono in contraddizione perché, mentre alcuni dei loro confermano il sostegno e la cura di Nightingale alle persone ferite nella guerra e il contributo alla crescita del sistema assistenziale, altri criticano la sua posizione amministrativa e la dedizione a registrare i suoi successi.

Harper, DC, Davey KS, Fordham PN (2014). Leadership lessons in global nursing and health from The Nightingale Letter Collection at the University of Alabama at Birmingham. Journal of Holistic Nursing. 32(1): 44-53 (7). Studio descrittivo, analisi di 31 lettere di Nightingale dell’unità Collezioni storiche della Biblioteca di Scienze della salute di Lister Hill, Università di Alabama, Birmingham. Si riporta l’essenza del pensiero della teorica sull’importanza del ruolo centrale degli infermieri, sull’influenza che essi hanno sulla salute pubblica e sull’importanza di una manipolazione dell’ambiente per garantire una migliore condizione per la salute pubblica. Nightingale ha incoraggiato le riforme basate sullo sviluppo degli infermieri e ha influenzato scelte di governo sulla sanità pubblica e sui servizi igienico-sanitari, riportando statistiche su morbilità e mortalità e una politica basata sulle evidenze, concentrandosi sulla difesa della salute e sulla garanzia di equità e giustizia sociale, credendo nell’importanza dei partenariati collaborativi e nella difesa delle politiche per i cittadini per agire per conto del loro benessere.
Awalkhan A, Muhammad D (2016). Application of Nightingale Nursing Theory to the Care of Patient with Colostomy. European Journal of Clinical and Biomedical Sciences. 2(6):97-101 (3). Case study condotto in Pakistan, dove si è utilizzato il modello di assistenza infermieristica basato sulla teoria di Nightingale in uno scenario clinico reale. Il paziente presentato era portatore di colostomia e febbrile e presentava una ferita settica. La sacca per colostomia era coperta solo da una busta di plastica, con la pelle dell’addome rossa e lacerata. La paziente viveva in una piccola casa e la sua stanza era condivisa da 5 bambini, dalla suocera e da due bovini. Era presente un’infezione intestinale dovuta all’acqua insalubre raccolta da un pozzo. Il modello di Nightingale si attua anche attraverso il processo riparativo fornito dalla natura, valutando l’ambiente fisico attraverso 13 canoni. La casa in cui vivevano era dannosa per la salute. Usavano l’acqua di pozzo e il campo vicino per scopi igienici. La fuoriuscita del contenuto di feci aveva infettato la stomia e lacerato la pelle. Gli autori hanno applicato le diagnosi infermieristiche e hanno proceduto a educare paziente e caregiver in merito all’importanza di bere solo acqua potabile e all’importanza della pulizia dello stoma, che veniva pulito insieme alla cute circostante e coperto con una sacca per colostomia, insegnando le procedure a paziente e caregiver. Le finestre della stanza erano tenute aperte per garantire la ventilazione. Gli autori spiegano che i fattori ambientali erano stati valutati per evitare disturbi nel sonno, compresi quelli dovuti ai conviventi, e veniva spiegato alla paziente che la sacca per stomia non si sarebbe aperta durante il sonno, poiché era chiusa meccanicamente, così da tranquillizzarla e da generare meno ansia che incideva negativamente sul sonno. Seguendo il modello offerto dalla teorica, veniva contattato un nutrizionista in merito al menu alimentare. Gli autori concludono che l’applicazione della teoria di Nightingale ha portato al raggiungimento di migliori outcome di salute.
Kamau SM (2015). Applying Florence Nightingale’s Model of Nursing and the Environment on Multiple Drug Resistant Tuberculosis Infected Patients in the Kenyan Setting. Open Access Library Journal. 2(08):1 (8). Case study, applicazione della teoria di Nightingale per il trattamento di pazienti con tubercolosi in Kenya. Secondo la teoria, i reparti di isolamento e le strutture in cui sono gestiti pazienti affetti da TBC resistenti ai farmaci devono soddisfare 5 elementi essenziali per una “casa sana”: acqua e aria pulita, sistema fognario, pulizia degli ambienti, luce naturale. L’aria fresca e la luce svolgono un ruolo chiave nella cura della TBC, in quanto il batterio è sensibile alla luce e il paziente possibilmente deve stare all’aperto. Le stanze devono avere ampie finestre apribili, non solo per l’ingresso di luce naturale e di aria fresca, ma anche perché, come riportato dalla stessa Nightingale: “i nervi dei malati soffrono nel vedere le stesse pareti e gli stessi soffitti negli stessi dintorni”. L’aria fresca che circoli correttamente diviene essenziale, dato che i pazienti affetti da tubercolosi presentano sudorazioni notturne. Gli autori hanno proceduto a una corretta selezione e somministrazione della dieta ed è stato monitorato il dispendio di energia del paziente, monitorando il peso e l’indice di massa corporea, poiché la maggior parte dei pazienti TBC, inappetenti, tende a perdere peso. Gli autori hanno anche mostrato il modello della teorica in merito all’advocacy dei pazienti, che garantisce attivismo per favorire l’assistenza primaria indipendentemente dalle possibilità economiche, riportando come, grazie all’attivismo generato dall’applicazione della teoria di Nightingale, il governo abbia accettato di pagare la cura per diversi pazienti in condizioni economiche sfavorevoli.
Quilab MT, Johnson S, Schadt C, et al. (2019). The effect of education on improving hand hygiene compliance among healthcare workers. Hos Pal Med Int Jnl. 3(2):66-71 (9). Studio, di cinque settimane, con 120 partecipanti (40 medici, 40 infermieri, 40 tecnologi), che sono stati osservati nel pre/post di un intervento educativo basato sulla teoria di Nightingale sulla prevenzione delle infezioni conseguente al lavaggio delle mani. Sono stati rilevati i dati di baseline pre-intervento per ciascun gruppo. I risultati, nel post-intervento hanno mostrato un aumento di conformità del lavaggio delle mani del 20% tra i medici (dal 45% al 65%, p<0,05), del 15% tra gli infermieri (dall’80% al 95%, p<0,05) e del 5% tra i tecnologi, p>0,05. Lo studio implica che un intervento educativo è efficace nel miglioramento dei tassi di conformità dell’igiene delle mani tra il personale.
Zborowsky T (2014). The legacy of Florence Nightingale’s environmental theory: nursing research focusing on the impact of healthcare environments. HERD: Health Environments Research & Design Journal. 7(4):19-34 (10). Revisione della letteratura in studi pubblicati sulla teoria di Nightingale su riviste infermieristiche nel periodo 2007-2013. Ha analizzato 67 studi di 25 riviste infermieristiche. Gli infermieri sono attenti agli effetti dell’ambiente sugli esiti di salute dei pazienti, quando la temperatura nelle stanze dell’ospedale è troppo alta o quando gli spazi sono ristretti o quando c’è troppo rumore. Le riviste con il maggior numero di articoli si concentrano sulla qualità dell’assistenza al paziente, maggiormente in setting critici (13 articoli su 2 riviste) e gerontologici (14 articoli su 2 riviste), lasciando pensare che la teoria ambientale venga valutata soprattutto quando si assistono pazienti più vulnerabili, dove le condizioni dell’ambiente circostante influenzano maggiormente lo stato di salute. La qualità del sonno (n = 6), e gli errori terapeutici (n = 4) sono stati la variabile dipendente citata più frequentemente e sono collegati all’esperienza del paziente (la percezione del rumore durante la notte è un indicatore apprezzato sul punteggio della soddisfazione del paziente). La variabile indipendente che si è ritrovata più frequentemente è rappresentata dal termine “caratteristica ambientale” (n = 20), usato per descrivere una moltitudine di caratteristiche dell’ambiente, seguito da variabili indipendenti più citate, che sono state “rumore e luce” studiati insieme (n = 6) e “rumore” (n = 5) e “luce” (n = 2) studiati singolarmente. Il disegno di studio di ricerca preferito è stato il case study (n = 40), seguito dalle revisioni della letteratura (n = 13). Le unità del dipartimento di emergenza (n = 26) e le unità di terapia intensiva sono state maggiormente rappresentate (n = 11).
Mitchell A, Boisvert E, Wilson T, Hogan S (2017). Hand Hygiene – A Quality Improvement Project. Biomedical Journal of Scientific & Technical Research. 1(7):1985-1988 (11). Survey di 13 domande, in tre diverse località (Bennington, Vermont, Norfolk, Virginia, e Washington D.C./Maryland), sul miglioramento della qualità per valutare le conoscenze di base degli operatori sanitari in merito all’igiene delle mani. Ai partecipanti è stato chiesto di completare un pre-test via mail, a cui hanno fatto seguito altre due, una contenente un file PDF educativo (poster) e una contenente il post-test, che presentava le stesse domande del pre-test. Gli autori dichiarano molti limiti sulla conduzione della loro ricerca, ma sembrerebbe chiaro un miglioramento nella consapevolezza del ruolo dell’igiene delle mani tra gli operatori sanitari interessati, presumendo una maggiore motivazione nell’essere conformi alle buone regole di igiene e di lavaggio delle mani.
Roque ATF, Carraro TE (2015). Perceptions about the hospital environment from the perspective of high-risk puerperal women based on Florence Nightingale’s theory. Revista gaucha de enfermagem. 36(4):63-69 (12).

Studio narrativo basato sulla teoria di Nightingale, presso un’istituzione pubblica nel sud del Brasile, dove sette madri puerperali maggiorenni con neonati ammessi alla terapia intensiva neonatale (TIN) sono state arruolate nella ricerca. Il periodo post-partum, già notoriamente un periodo particolare per le neomamme, in questa situazione diviene ancora più complicato, dato il ricovero dei loro figli in TIN, elevando i livelli di stress. Gli autori hanno agito modificando l’ambiente, creando una camera con 4 letti per le madri dopo il parto, adiacente alla TIN. Le madri hanno avuto la possibilità di vedere i loro neonati e di prendersi cura di loro, dandogli il loro latte, e di applicare la Kangaroo mother care. La stanza aveva finestre apribili per garantire aria fresca e luce naturale, era calda e pulita, e gli infermieri si sono occupati della dieta e dello stato nutrizionale delle mamme, in equipe con il team sanitario.

La camera ha dato alle madri l’opportunità di avere un rapporto amichevole tra loro e la possibilità di parlare per gran parte del giorno delle loro esperienze e delle loro difficoltà, in quanto stavano affrontando la stessa situazione. Nightingale si esprimeva a favore della creazione di gruppi di mutuo-aiuto tra i pazienti, che preferiscono parlare tra di loro, poiché possono comprendere meglio il loro stato d’animo senza lasciarsi andare a giudizi o a commenti destabilizzanti. Gli autori concludono che le donne avevano paura per la loro salute e quella dei loro neonati e pativano la mancanza delle loro famiglie e delle loro case, ma che avere avuto la possibilità di una stanza comoda e pulita in ospedale condivisa con altre donne nella loro stessa situazione era stato loro di grande conforto. Riprendendo la teoria, gli autori sottolineano l’importanza di valutare attentamente sia l’ambiente esterno (ventilazione e riscaldamento, servizi igienico-sanitari, illuminazione e pulizia) sia l’ambiente interno (preoccupazioni e aspetti psicologici) dei pazienti e dei caregiver. Risulta di primaria importanza migliorare e propagare una cultura organizzativa attenta alla cura dell’ambiente ospedaliero. Il tipo di organizzazione riportato dagli autori può garantire la relazione tra il paziente e la sua famiglia e il neonato ricoverato, con l’equipe sanitaria coinvolta nella gestione delle esigenze fisiche ed emotive, per creare un team operatori sanitari-assistiti.

Medeiros ABA, Enders BC, Lira ALBC (2015). The Florence Nightingale’s Environmental Theory: a critical analysis. Esc Anna Nery Rev Enferm. 19(3):518-524 (13). Analisi della teoria ambientale di Florence Nightingale sulla base del modello proposto da Johnson e Webber, conducendo uno studio teorico e riflessivo. Hanno basato l’analisi della teoria su otto criteri, quali significato, confini, linguaggio, concetti, formazione di proposizioni, variabili e ipotesi, al fine di determinare il contributo della teoria alla conoscenza scientifica e nell’aggiunta di conoscenza e delle pratiche. Hanno analizzato il libro “Note of Nursing” e altri libri e articoli scientifici trovati in database online e in biblioteche settoriali. Hanno mostrato che la teoria presenta chiarezza del significato delle idee, attribuendo a questo item 5 punti (il massimo nella misurazione offerta da Johnson e Webber per questo criterio), i confini risultano chiari, il livello di comprensione appare superiore al 90%, i concetti principali e le proposizioni formulate risultano molto facili da capire (valore 7 sulla scala per questo criterio, il massimo), le variabili e le ipotesi sono formulate in modo da aiutare a comprendere e interpretare le proposizioni, l’influenza sulla pratica infermieristica è alta (è possibile identificare i criteri principali per la gestione ambientale sia in ambito ospedaliero sia in ambito domiciliare) e la teoria, infine, ha un’alta consistenza. Gli autori hanno concluso che la teoria di Nightingale ha concetti che rispecchiano i parametri di oggi e la sua rilevanza è considerata un punto di riferimento nella storia dell’assistenza infermieristica. Dunque, “la teoria fa davvero la differenza” nella pratica dell’assistenza infermieristica.
Polivka, BJ, Chaudry RV (2018). A scoping review of environmental health nursing research. Public Health Nursing. 35(1):10-17 (14). Revisione con l’obiettivo di valutare l’estensione e il focus della ricerca infermieristica pubblicata sulla gestione degli ambienti, conducendo la ricerca su studi pubblicati su riviste infermieristiche peer reviewed tra il 1995 e il 2015, indicizzate in CINAHL, in lingua inglese, per studi riguardanti la ricerca infermieristica sulla gestione ambientale, con almeno un autore infermiere. L’autore riferisce di aver trovato 548 articoli tratti da 118 riviste. Il numero di pubblicazioni annuali è aumentato con il tempo (nove articoli nel 1995, cinquanta nel 2014). Il Paese con la maggior parte degli studi pubblicati (63%) è rappresentato dagli Stati Uniti d’America. Le aree di maggiore interesse sono state tre: la preparazione a catastrofi o a calamità, il rispetto per la salute sul lavoro e l’ambiente familiare. Altre aree di interesse sono state le esposizioni ambientali in generale, la percezione del rischio ambientale, incluso quello generato dal fumo passivo, e l’educazione alla buona salute ambientale. Il tipo di ricerca più utilizzato è stato il disegno dello studio trasversale (42%), seguito dai metodi qualitativi (20%). I risultati presentati dagli autori indicano che vi è un’espansione della ricerca infermieristica pubblicata sulla salute ambientale, con una presenza piuttosto varia di aspetti che legano l’ambiente alla salute. C’è necessità di ulteriori studi per approfondire l’argomento, specialmente in questa era di cambiamenti climatici.

Alcuni autori (12) ampliano il concetto di ambiente, differenziandolo in ambiente interno (psicologico del paziente) ed esterno (acqua, aria, luce, rumori, spazio).

È pur da considerare, però, che alcuni concetti contenuti nella teoria sono in contraddizione con le leggi e i regolamenti attuali e non sono applicabili pienamente al contesto odierno, in considerazione dell’evoluzione della figura infermieristica nel tempo, essendo passato un secolo dalla sua emissione. La matrice religiosa ha contribuito all’evoluzione della professione attraverso il concetto di vocazione e sacrificio in onore della professione e del paziente e, anche se oggi assistiamo a una ridefinizione del ruolo, non dobbiamo dimenticare di considerare l’infermiere come parte di un processo caratterizzato sia da una pratica esperta che da una sensibilità empatica indispensabile per stabilire una relazione profonda con il paziente.

Tabella II - I canoni della teoria riportati a oggi. Traduzione a cura degli autori, da Selanders, 2010(22)
Canoni della teoria Canoni moderni
Ventilazione e riscaldamento
Luce
Pulizia di camere e pareti
Pulizia delle case
Rumore
Letto e biancheria da letto
Pulizia personale
Ambiente fisico
Varietà
Speranze e consigli
Ambiente psicologico
Assunzione di cibo
Quale cibo?
Stato nutrizionale
Gestione e osservazione dei malati Pianificazione e gestione dell’assistenza infermieristica

Un altro aspetto della teoria che è difficile da applicare oggi è che il riposo notturno della persona non deve mai essere disturbato, rendendo necessario un ambiente quanto più silenzioso possibile di notte. Siamo consapevoli del fatto che le attrezzature tecnologiche odierne non sempre garantiscono il silenzio nei setting ospedalieri e che, spesso, la necessità di somministrare farmaci o il rilevamento di parametri vitali anche durante la notte disturbano il riposo della persona(3). Alcuni autori proprio su questa tematica hanno messo in relazione il rumore dei materassi antidecubito con la scarsa qualità del sonno del paziente che ne fa utilizzo, ponendo l’accento su benessere psicofisico e comfort della persona(18).

Inoltre, altri autori criticano alla teorica di aver tenuto una posizione maggiormente organizzativa dedita alla raccolta e alla registrazione di risultati per la successiva elaborazione, piuttosto che una posizione dedita all’assistenza diretta agli assistiti(2).

Implicazioni per la pratica e la ricerca

Analizzando i lavori inclusi in questa revisione, sono emerse diverse raccomandazioni, basate sulla teoria di Nightingale e adattate ai giorni nostri (19,20), utili per l’assistenza infermieristica nel 21° secolo, come: promuovere la salute, influenzare con esempi positivi i comportamenti delle persone e usufruire della collaborazione interdisciplinare e interculturale per promuovere la salute della comunità. Tutto ciò con sguardo globale e azione locale, al fine di creare educazione sanitaria per tutti e sostenendo il valore della visione olistica delle persone (21,22), rinforzando e lavorando sul ruolo della leadership infermieristica all’interno dei contesti di programmazione, organizzazione ed erogazione della salute(23).

È importante, altresì, educare gli infermieri, gli altri operatori sanitari e chiunque presti assistenza in un contesto sanitario all’importanza dell’impatto ambientale sull’assistenza erogata.

La letteratura scientifica su Nightingale è stata prodotta in molti Paesi. La ricerca si è focalizzata principalmente sulla sua biografia, mentre le pubblicazioni della teorica sono state utilizzate come quadro teorico e metodologico per gli studi infermieristici di tutto il mondo. Tuttavia, in Italia, la ricerca circa la sua teoria è scarsamente indicizzata, come dimostrato da alcuni autori(24), infatti la ricerca sulle tematiche legate alle teorie infermieristiche risulta essere, come argomento, la meno presente nelle linee di ricerca dottorali. E, per valutare l’applicabilità di una teoria, c’è bisogno di studi sul campo e non solo della lettura e dell’analisi di testi e di articoli dove c’è la tendenza spesso all’inneggiamento di una personalità passata alla storia, come sembra che la letteratura generalmente riporti. Rifarsi solamente a degli scritti sulle teorie potrebbe portare a un fenomeno di eccedenza empirica, come descritto da Feyerabend et al.(25), dove la realtà potrebbe non essere completamente spiegata dalla teoria, che potrebbe, quindi, non prendere in esame, in maniera esaustiva, tutti gli aspetti che si presentano, poi, nella pratica clinica quotidiana, con il rischio di cadere in una sorta di riduzionismo della problematica da affrontare.

Urge, quindi, educare e incoraggiare gli infermieri italiani alla ricerca in questo ambito della cultura sanitaria, fornendo loro maggiori strumenti concreti, affinché possano servirsi della ricerca e produrre ulteriore letteratura scientifica. Infatti, in virtù del loro stretto contatto con gli assistiti, gli infermieri sono i professionisti che hanno maggiore occasione di valutare le popolazioni più vulnerabili all’impatto ambientale (unità di terapia intensiva, reparti pediatrici e geriatrici).

Conclusioni

Nightingale ha contribuito a creare le fondamenta dell’infermieristica della salute pubblica e il suo pensiero filosofico ha gettato le basi della moderna assistenza infermieristica, trasformando la visione della sanità dall’assistenza al singolo malato a un’assistenza globale, fatta anche di prevenzione e di rinforzi positivi per la salute delle persone. Ha influenzato varie aree di conoscenza, contribuendo alla crescita dell’infermieristica sia per quanto concerne l’assistenza diretta sia per i campi della ricerca e la leadership infermieristica. È fonte di ispirazione per gli studenti e per gli infermieri nel mondo, che, ancora oggi, studiano la sua teoria. È ancora possibile applicare la sua teoria adattandola, in quanto è definita dettagliatamente con una buona rappresentazione dei concetti astratti, come spiritualità e integrità. I concetti principali della teoria di Florence (rumore, spiritualità e ambiente) sono ipotesi verificabili.

Florence Nightingale ha contribuito alla trasformazione dell’infermieristica in una scienza. Questa revisione comprende studi di vari Paesi e copre diverse prospettive, rispolverando la diffusione delle sue idee.

Disclosures

Conflict of interest: The authors declare no conflict of interest.

Financial support: This research received no specific grant from any funding agency in the public, commercial, or not-for-profit sectors.

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